a cura di Gennaro Postiglione (DPA - Politecnico di Milano / Facoltà di Architettura e Società), Nicola Flora (SAD - Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” / Ascoli Piceno)
promossa da Politecnico di Milano in collaborazione con Reale Ambasciata di Norvegia a Roma
MACRO Testaccio
In mostra le opere e i progetti di Snøhetta, studio-icona dell'architettura contemporanea norvegese, fondato a Oslo 20 anni fa da cinque giovani architetti.
Plastici, film, disegni e fotografie si concentrano sui progetti più significativi, partendo dalla Biblioteca di Alessandria d’Egitto fino all’Opera House di Oslo, concepita non come un singolo edificio ma come un candido ondulato paesaggio urbano da vivere; dalle forme organiche del King Abdulaziz Centre for Knowledge and Culture in Sud Arabia al Padiglione del Memoriale dell’11 Settembre a New York; fino all’incredibile “tromba” in membrana plastica ideata come padiglione smontabile per il più importante festival di jazz in Norvegia.
Un tavolo interattivo consente ai visitatori di ottenere tutte le informazioni desiderate anche sugli altri progetti dello studio.
Lo Studio Snøhetta
Quando più di 20 anni fa cinque giovani architetti (tre norvegesi, un austriaco e un americano) decisero di aprire insieme lo studio a Oslo e decisero di chiamarlo Snøhetta, il nome di una delle cime più alta della Norvegia, certo non potevano immaginare che lo studio sarebbe non solo diventato il più importante del Paese ma che sarebbe entrato nella rosa dei protagonisti dell’architettura internazionale contemporanea.
Chiave del loro successo, l’idea di fondere nei loro progetti architettura e paesaggio (4 di loro erano specializzati in architettura del paesaggio).