Promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazone - Sovraintendenza ai Beni Culturali
MACRO presenta un nuovo allestimento della propria collezione che in questa occasione sottolinea le origini di una sperimentazione tesa a ridefinire i concetti di spazio, forma e segno, per tracciare l’universo di una nuova natura che abbraccia figurazione e meccanicità.
Origine, Forma, Natura sono innanzitutto tre vocazioni che si ritrovano in molte delle opere della collezione del MACRO, oggi arricchitasi di nuovi comodati e donazioni.
Con l’ironica Coda di cetaceo di Pino Pascali, proveniente da Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, e che si presenta grazie al nuovo rapporto tra musei italiani, si mostra una forma e un senso della natura, che grazie alla donazione dei Fleximofoni di Piero Fogliati, lascia parlare anche il suo opposto meccanico, capace tuttavia di generare una naturale poesia attraverso l’arte.
In un gioco di parole nel titolo invece, origine può far pensare alla collezione come origine per il Museo, ma anche a Roma e alla contemporaneità storica del Gruppo Origine (1950-1951), rievocato grazie alle donazioni dell’Archivio Ballocco (con approfondimento della mostra al CRDAV al 1° piano) e a personalità di artisti come Capogrossi, Colla e altri che hanno dato vita alla contemporaneità a Roma, e che in questa sala è possibile vedere con gli occhi dell’attualità.