Vano Ascensore Ala Storica
Promoted by Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali with the patronage of Ambasciata del Portogallo in Italia
Servizi museali Zètema Progetto Cultura
Sponsor Sistema Musei in Comune
With the technical contribution of Ferrovie dello Stato Italiane
Media Partner Il Messaggero
Servizi di Vigilanza Travis Group
Esposta la nuova installazione site-specific “Rumor” realizzata dall’artista portoghese Rui Chafes (Lisbona, 1966). La grande scultura in ferro, donata dall’artista al MACRO su iniziativa della società di arte contemporanea Studio Arte 15, entra così a far parte della collezione museale, impreziosendo la chiostrina dell’ascensore e mostrandosi ai visitatori già dallo spazio esterno della galleria vetrata.
Il progetto di allestimento è a cura dello studio di architettura Romolo Ottaviani.
La scultura Rumor consiste in due elementi verticali di quasi cinque metri, che si collocano in modo sintonico nello spazio del vano ascensore sfruttandone pienamente la geometria verticale, la corposità delle superfici in cemento e la luce naturale proveniente dall’alto.
L’opera, realizzata in ferro e sigillata con vernice nera, s’impone con la semplicità della sua forma come presenza attiva, dotata di una spiritualità munita da una forza superiore. L’essere umano è solito assistere a dei fenomeni indescrivibili e per questo incomprensibili, che possono essere interpretati come un’energia sovrastante: le opere di Rui Chafes, modellandosi con lo spazio che le circonda, interagiscono con esso mostrandosi come affascinanti apparizioni, trasmettendo l’essenza di un segreto. La natura, quale principale fonte d’ispirazione, è da lui interpretata attraverso forme austere, geometriche, organiche e a volte esili, penetrando nel luogo che le accoglie e fondendosi a esso in un continuo rimando poetico sospeso tra la vita e la morte, tra l’angoscia e la voglia di vivere. Questa visione romantica della natura, con la quale trascende oltre le barriere dell’infinito e che lo conduce oltre lo spazio, il tempo, il dolore, la transitorietà dell’esistenza umana, è interpretata da bellissime sculture che vivono attraverso una forte spiritualità e l’intima relazione che s’instaura con lo spettatore, portatore a sua volta di energia e poeticità.