La mostra è promossa dal Ministero degli Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, Camera di Commercio di Roma
MACRO TestaccioSupporto organizzativo e servizi museali
Zètema Progetto Cultura
Partner della Biennale Vie della Seta
Banche tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena;
eni; Finmeccanica; Fondazione Roma Arte-Musei
Sito Web
www.viedellaseta.roma.itOrganizzazione
Glogal Project Consulting
Con la collaborazione di
Flammini Group
Uno scorcio sulle nuove tendenze che animano la scena artistica contemporanea cinese. La mostra è pensata come un luogo in cui tradizioni e identità si aggiungono a un percorso creativo transnazionale, verso una realtà che Achille Bonito Oliva definirebbe Glocal.
Il gruppo di artisti selezionati è caratterizzato da una matrice generazionale legata ai movimenti studenteschi post rivoluzionari e alla cultura underground che ne è scaturita. Tali artisti presentano codici estetici e soluzioni formali che galvanizzano nuovi media e cultura popolare nel tentativo di costruire una nuova identità. La loro esperienza artistica ibrida e provocatoria include fotografia, pittura, installazione, performance e video art.
Tra gli artisti presenti in mostra ci sono gli stessi Gao Brothers, conosciuti a livello internazionale per i loro esperimenti artistici e multimediali sull’idea della crisi spirituale che colpisce l’individuo e più generalmente la condizione umana.
Le loro opere mettono in scena le ansie e le paure che caratterizzano la cultura internazionale persa ormai nella volgarità culturale della globalizzazione (Yi Ying, World Art Magazine).
Tra gli altri artisti selezionati, Lu Feifei, Chang Lei, Wu XiaoJun, Xinmo Li, Shen Ruijun, Gao Shen, Sung Ping, Sun Lei.
Tutti esprimono una ricerca che è allo stesso tempo individuale e collettiva, in cui si intrecciano le tensioni e le dinamiche dello sviluppo culturale e sociale della Cina contemporanea in relazione ad un’ineluttabile modernità internazionale ed astratta. Queste tensioni e dinamiche comprendono anche una ricerca e un dialogo tra etica ed estetica applicate al rapporto uomo/natura, con l’obiettivo di promuovere un mondo ecologicamente ed economicamente sostenibile.
Esplorando tematiche quali l’impatto e lo sviluppo ambientale, l’etica della responsabilità e del consumo gli artisti cominciano a sostenere nuovi stili di vita più accorti e consapevoli e certamente necessari alle prossime generazioni.
Questa esposizione fa parte del programma della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta che, grazie alla sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Roma Capitale, ha in programma tra ottobre 2011 e febbraio 2012, undici mostre - che spaziano dalla storia all’archeologia, dall’arte contemporanea all’attualità - e un ricco calendario di conferenze ed eventi.
Per saperne di più
Per maggiori informazioni sulla mostra (Un)forbidden city. La post-rivoluzione della nuova arte cinese visita il sito www.cargolab.org
Cargo Lab, laboratorio di dialogo trans-disciplinare, si focalizza sulla creazione di spazi temporanei d’incontro, connessione e discorso critico. Questa proposta sperimentale intende investigare e promuovere nuove modalità di produzione e presentazione artistica attraverso una documentazione condivisa.