La mostra è divisa in diverse sezioni. La sezione “il crollo” presenta un video realizzato dal Museo Stiftung Deutsche Kinemathek Museum für Film und Fernsehen di Berlino della durata di 8 minuti, composto di vari video professionali e amatoriali montati insieme da un attenta regia. I visitatori potranno raccogliere suggestioni sia visive che audio, corredate da opportune traduzioni in italiano, del crollo del muro. “La tv”, sezione realizzarta in collaborazione con Rai Teche, è articolata su tre diverse installazioni. Nella prima due schermi manderanno i tg della Germania est e ovest sulla caduta del muro andati in onda esattamente nello stesso momento; nella seconda, attraverso 6 televisori, sarà possibile vedere i tg trasmessi nel mondo sempre in occasione della caduta del muro; la terza è dedicata esclusivamente ai telegiornali e ai documenti audiovisivi italiani.
La sezione “scatti privati” presenta una selezione di video e foto realizzati da privati cittadini subito prima, durante e subito dopo la caduta del muro.
Un’apposita sezione accoglie l'esposizione “Istantanee della Germania” che racchiude 30 fotografie sui mutamenti avvenuti in Germania in seguito alla caduta del Muro e della Cortina di ferro, scelte tra le più significative selezionate dal concorso fotografico internazionale “20° anniversario della caduta del Muro - Germania, un’affascinante destinazione turistica” promosso di recente dall’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (ENGT).
Attraverso l’utilizzo combinato d’immagini, videoinstallazioni, didascalie e oggetti disseminati nelle differenti sezioni o a cavallo tra loro, integrati da un’attenta combinazione di pannelli storico-esplicativi, la mostra intende ricreare dei flashback storici che consentano anche allo spettatore italiano d’immergersi pienamente nella storia recente di una delle ex dittature dell’Europa dell’Est.
A cura di Lorena Munforti, Giancarlo Riccio, Angelo Mellone. In collaborazione con Andrea Hindrichs.
Ambientazione e videoinstallazioni a cura di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi - Artmediastudio, Firenze.